Diario Agriscuola – Agriasilo

Diario Agriscuola – Agriasilo

Tra Bosco e Fiume

OTTOBRE 

Secondo mese di agriasilo/agriscuola con il gruppo che si amplia! Conosciamo nuovi amici e
cerchiamo sempre più di imparare a stare in gruppo in armonia, anche se spesso non è facile perché si litiga e non ci si comprende allora, passata la rabbia, ci si incontra nell’angolo della pace e ognuno spiega la sua versione dei fatti e ascolta quella degli altri. Così capiamo meglio le motivazioni altrui e ci rendiamo conto che i modi di vedere le cose possono essere diversi, ma in molti casi i sentimenti sono gli stessi e da qui si parte per ritrovare un accordo. Confrontarsi
con altri punti di vista aiuta tutti a conoscere meglio se stessi e gli altri e a crescere insieme.

 

IL TERRITORIO IN CUI CI TROVIAMO
Abbiamo effettuato la prima uscita didattica presso Rocca Brivio, dove ci siamo recati per
osservare la mostra dedicata alla civiltà contadina, con disegni e oggetti d’epoca custoditi presso Cascina Carlotta da Elisabetta Viganò. Ci è stato spiegato chi fossero il camparo e la mondina, abbiamo osservato gli attrezzi usati in passato per lavorare nei campi, come la falce, abbiamo scoperto come fossero costruiti i frigoriferi di una volta e come venisse fatto il bucato, quando la lavatrice non era ancora stata inventata. Nei giorni successivi in cascina abbiamo rielaborato quanto appreso durante l’uscita, attraverso la preparazione di testi scritti e la realizzazione di disegni. I più grandi stanno realizzando un cartellone elaborando testi tratti da
varie fonti.

Spesso facciamo escursioni per osservare e raccogliere elementi della natura, con cui poi
realizziamo cartelloni, e per vedere se la fototrappola che abbiamo collocato ha delle sorprese
per noi. Abbiamo anche raccolto le bacche di fitolacca mature e prodotto un inchiostro con cui
abbiamo dipinto.

 

AMICI ASINI E AMICHE API
Portiamo a pascolare Tilla, Ermes, Nanà e Gigio nelle giornate di tempo bello, montando per loro recinzioni temporanee che spostiamo tutti insieme da una parte all’altra dei prati in cerca
di un po’ d’erba da far brucare ai cari asini. Stiamo imparando a mettere loro le capezze, per poi attaccare le longhine che consentono di condurli in passeggiata. Sembra facile, ma non lo è; dobbiamo prendere sempre più dimestichezza con queste attrezzature. Per la prima volta nelle nostre vite abbiamo osservato da vicino le api. Dopo aver indossato i camiciotti ci siamo recati in apiario e abbiamo avuto modo di vedere come è fatta un’arnia all’interno, con i telai e le operaie tutte affaccendate nei loro lavori: è davvero un mondo affascinante! Per capire meglio lo spirito di cooperazione su cui si basa lo sciame abbiamo fatto un gioco di ruolo, L’alveare, dove ognuno di noi diventava un’ape – con ruoli diversi – o un suo
nemico. Divertente e interessante.

 

NELL’ORTO
Le piante estive hanno ormai smesso di dare frutti: ringraziandole, stiamo togliendo quelle stagionali (per esempio i pomodori e le strutture che li reggevano), raccogliamo gli ultimi frutti e facciamo asciugare e classifichiamo i semi da riseminare la prossima primavera, diserbiamo. Abbiamo imparato a riconoscere i fiori maschi e femmine delle zucchine! Presto progetteremo l’orto invernale e prepareremo le prode, fertilizzandole con il compost della
compostiera.

 

LAB CUCINA
In seguito alla visita alla mostra sulla civiltà contadina, ci siamo cimentati in due preparazioni casearie: la produzione del burro e del formaggio primo sale. Il burro lo abbiamo fatto agitando un po’ di panna fresca in un barattolo ben chiuso. Pian piano ha iniziato a formarsi una pallina solida, circondata da una parte più liquida, chiamata siero. Il formaggio invece lo abbiamo realizzato mettendo il latte fresco in una pentola, facendolo scaldare sui fornelli e aggiungendo poi il caglio vegetale. Abbiamo atteso quindi che il latte coagulasse e lo abbiamo raccolto in contenitori traforati per farlo scolare: che soddisfazione assaggiare a casa il nostro formaggio!
Abbiamo anche fatto diverse volte i biscotti: un modo divertente per studiare matematica! Per la festa di Halloween ci siamo regalati un’autentica delizia. Abbiamo preparato i biscotti di pasta frolla dando loro forma di zucche, scheletri e fantasmi e li abbiamo poi guarniti con la crema di
nocciole: buonissimi!!!

 

LAB FALEGNAMERIA
Finalmente abbiamo concluso i nostri primi oggetti autocostruiti. Con costanza e con pazienza
abbiamo realizzato, in gruppo o singolarmente, piccole automobili, un biliardino, una tavola per
gli scacchi con tutti i pezzi, fatti con i tappi di sughero e pezzetti di legno. C’è chi ha avuto anche
l’idea molto tenera di costruire un banchetto da lavoro per il bimbo più piccolo dell’agriasilo,
che si appresta a compiere tre anni. Quando abbiamo mostrato nel cerchio del mattino i nostri oggetti è stato un bellissimo momento e ci siamo regalati un grande applauso. Sia la falegnameria che la sartoria (per ora realizziamo semplici abiti per bambole) sono un modo concreto e divertente per imparare la geometria! Ma anche per concepire idee, progettarne la realizzazione, procedere per prove ed errori e verificare i risultati, senza perdersi d’animo.

 

PLAY ENGLISH
Dopo aver giocato a presentarci e a presentare i nostri burattini e a dire quanti anni abbiamo, il mese
di ottobre prosegue all’insegna del tema del cibo! Abbiamo esplorato parole nuove con diversi giochi e attività, oltre alle struttute I like, I do not like! What’s on the menu today!? è sicuramente la canzone del mese.


IL GRUPPO
All’inizio della giornata, in cerchio, parliamo di molte cose. Chi vuole racconta qualcosa di sé,
proponiamo attività, o le educatrici ci mostrano articoli su temi vari: dal nuovo supertelescopio
Euclid alle berte che abitano Linosa… I gruppi che hanno realizzato cartelloni su temi vari li presentano agli altri. Periodicamente rileggiamo le regole per vedere se le stiamo rispettando. Se riteniamo ci sia qualcosa da cambiare o da aggiungere ne discutiamo insieme e cerchiamo di
prendere decisioni condivise da tutti. C’è ancora molto da fare, l’energia di ognuno è diversa e ciò che può far piacere a qualcuno può essere di disturbo per qualcun altro. Imparare a stare insieme significa anche comprendere le necessità di chi ci sta intorno. Giocare è un modo importante per imparare a stare insieme condividendo le regole. Spesso inventiamo giochi, gli diamo un nome e costruiamo da noi il necessario: gli “scogli infestati” (bastano dei cuscini), il gioco del mocio, “mare” (una specie di palla avvelenata dove nessuno viene escluso e alla fine vincono tutti, e la palla l’abbiamo fatta noi). Se qualcosa ci serve, spesso invece di comprarla la facciamo noi: per esempio abbiamo fatto in casa una bellissima plastilina!

 

CURA DI SE’, DEGLI ALTRI E DELLA TERRA
Nel Bosco di Montorfano, l’oasi del WWF che si trova proprio all’ingresso di Cascina Cappuccina, ci rechiamo per svolgere osservazioni naturalistiche ma anche per arrampicarci sui tronchi caduti e fare giochi di equilibrio. Purtroppo non tutti sono rispettosi dell’ambiente e così un giorno ci siamo rimboccati le maniche e abbiamo raccolto i rifiuti trovati nel bosco.
Ma ci sono tanti modi per imparare a rispettare e proteggere la natura e anche alcuni giochi ce lo stanno insegnando, come la rete della biodiversità, che ci ha fatto capire che anche noi umani facciamo parte dell’ecosistema, una rete complessa dove ogni elemento è interconnesso, dà e riceve, quindi tutti sono essenziali e vanno rispettati (non solo quelli che servono a noi umani), e poi il gioco del piedone, che ci aiuta a comprendere il concetto di impronta ecologica, cioè la terra che ci serve per sostenere i nostri consumi e assorbire i nostri rifiuti, molto diseguale tra popoli ricchi e poveri e molto più grande di quella che i limiti del pianeta ci consentono. Quindi
dobbiamo imparare a consumare meno e meglio e a produrre meno rifiuti.

 

ATTIVITÀ’ MONTESSORIANE
I materiali a disposizione sono molti e ogni mattina ognuno sceglie quali utilizzare, da solo o con altri; a volte le educatrici ci propongono materiali nuovi oppure l’approfondimento di certi argomenti. Stiamo scoprendo che anche la matematica e la geometria possono essere divertenti: per esempio squinzagliandosi a cercare in giro oggetti di determinate forme, misurandoli e riportandoli in scala sul quaderno. Oppure costruendo le carte dei numeri e inventando giochi… L’italiano si impara ideando storie con le molte tecniche suggerite da Gianni Rodari, realizzando cartelloni sui temi che ci interessano e giocando ai “comandi” (un ottimo
modo per imparare l’analisi grammaticale). La geografia poi ci appassiona parecchio: scopriamo com’è fatto il mondo e impariamo a capire e usare mappamondi, planisferi e carte
più dettagliate. Calcolare la distanza in linea d’aria tra città d’Italia ci fa usare la matematica, la geometria, l’italiano e anche il pensiero logico.Di recente abbiamo affrontato la prima favola cosmica: come è nato l’universo. Siamo rimasti affascinati e stiamo partendo per nuovi viaggi di esplorazione della conoscenza, sapendo che
quello che scopre la scienza è sempre provvisorio e l’importante è farsi nuove domande e appassionarsi alla ricerca di possibili risposte.